L'HHC è LEGALE?
Contribuire a creare quella consapevolezza e quel grado di informazione necessario ad aumentare la consapevolezza su questa pianta.
The Sweed Borthers vuole ricordare a tutti che, nonostante quello che si può trovare sul Web, la legge n. 309/90, nota anche come Testo Unico per gli Stupefacenti, prevede tra i reati all’art 14, comma 6 [1] la commercializzazione di composti di sintesi o semisintesi anche quando stupefacenti in termini di effetti simili al thc, e come evidenziato dalla giurisprudenza della Cassazione [2] anche se non iscritti in tabella possono essere sanzionati per i loro effetti stupefacenti
La relazione dell’incontro tecnico degli esperti dell’EMCDDA ha evidenziato che l’HHC e i cannabinoidi correlati producono effetti psicotropi e rischi per la salute. Di conseguenza, la vendita di tali prodotti è vietata in Italia.
È fondamentale lavorare insieme per promuovere invece una regolamentazione efficace che favorisca una riduzione del danno e promuova un uso sicuro e responsabile della canapa, un prodotto che protegge la salute, valorizza le qualità del nostro territorio ed è destinato al benessere della comunità.
Che cos’è l’esaidrocannabinolo o Hhc?
L’ESAIDROCANNABINOLO, o HHC, è un cannabinoide presente in piccole concentrazioni nei semi e nel polline della canapa spesso leggerete queste due informazioni tuttavia, l’HHC che si sta facendo conoscere in tutto il mondo non proviene da nessuna di queste due fonti. Esso, infatti, è prodotto in LABORATORIO, utilizzando cannabinoidi naturali o estratti di cannabis. Per questo motivo l’Esaidrocannabinolo viene spesso descritto come cannabinoide semi- SINTETICO.
In realtà, sebbene questo cannabinoide abbia attirato l’attenzione solamente negli ultimi tempi, non si tratta di una scoperta recente. L’HHC, infatti, venne sintetizzato per la prima volta negli USA nel 1944 da Roger Adams, che creò il composto aggiungendo molecole di idrogeno al delta-9-THC, con un procedimento chiamato idrogenazione. Da allora, però, questo cannabinoide è stato messo in disparte, fino a quando, di recente, alcuni produttori hanno cominciato a venderlo come alternativa al THC.